LA SANITÀ MILITARE NELLE EMERGENZE OPERATIVE
IL VALORE DELLA VITA
14 ottobre 2017 Villa Raby Corso Francia 8
1982-2017. 35 anni di missioni umanitarie civili e militari
Si terrà il 14 ottobre presso la sede dell’OMCeO di Torino un importante convegno sulla sanità militare in collaborazione con il Comando Sanità e Veterinaria. Dopo la celebrazione del 2011- questo evento ripercorre la storia e l’attività di 35 anni di attività al servizio della salute pubblica. Per l’occasione sarà montata una tenda da campo nel cortile della sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (OMCeO ) di Torino all’interno della quale verrà allestita una mostra fotografica con proiezione di video di operazioni militari italiane di peace keeping. Saranno presenti le Poste Italiane con un annullo speciale filatelico e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze con i suoi prodotti ancora realizzati con ricetta originale con cui si allestivano gli zaini dei soldati agli inizi del ‘900 (creme, cioccolata, enocordial, caramelle al ribes nero…)
L’allestimento sarà aperto alla cittadinanza e visitabile da tutti gli interessati.
La Sanità Militare ha oggi un ruolo strategico sul piano nazionale per affrontare le emergenze della mutata realtà territoriale, soprattutto nella prevenzione e nella medicina d’urgenza, in zone ad alto rischio sanitario, in situazioni di catastrofi naturali, e riveste un ruolo importante anche nel contesto internazionale. Oggi il personale della Sanità Militare è chiamato sempre più frequentemente ad operare in contesti fragili, in territori colpiti da pubbliche calamità, in supporto alle Istituzioni Nazionali e locali, testimoniando la capacità e l’efficacia di assicurare il massimo livello di assistenza sanitaria e di deontologia professionale.
Ed è stato proprio il nuovo Codice di Deontologia medica- licenziato nel 2014 a Torino– a sintetizzare e formalizzare per la prima volta in un articolo dedicato (Art.77 Medicina Militare) le istanze etiche emergenti dal contesto operativo della Sanità Militare.
“Il medico militare, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ha una responsabilità che non muta in tutti gli interventi di forza armata sia in tempo di pace che di guerra. Il medico militare, al fine di garantire la salvaguardia psico-fisica del paziente in rapporto alle risorse materiali e umane a disposizione, assicura il livello più elevato di umanizzazione delle cure praticando un triage rispettoso delle conoscenze scientifiche più aggiornate, agendo secondo il principio di “massima efficacia” per il maggior numero di individui. È dovere del medico militare segnalare alle superiori Autorità la necessità di fornire assistenza a tutti coloro che non partecipano direttamente alle ostilità (militari che abbiano deposto le armi, civili feriti o malati) e denunciare alle stesse i casi di torture, violenze, oltraggi e trattamenti crudeli e disumani tali da essere degradanti per la dignità della persona. In ogni occasione, il medico militare orienterà le proprie scelte per rispondere al meglio al conseguimento degli obiettivi e degli intendimenti del proprio comandante militare, in accordo con i principi contenuti nel presente Codice, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalle normative nazionali e internazionali nonché da eventuali regole di ingaggio che disciplinano l’operazione militare”.
E proprio a Torino si è voluta inaugurare la collaborazione tra Ordine dei Medici e Sanità Militare. Con questo convegno – primo appuntamento di un ideale percorso istituzionale e culturale- si rinnova e potenzia uno scambio di collaborazione e di condivisione tra Sanità militare e civile attraverso l’impegno ordinistico per testimoniare il lavoro di operatori e volontari ma soprattutto la declinazione più profonda del “valore della vita”.
Per motivi logistici si prega di confermare la presenza a questo indirizzo: ufficiostampaomceotorino@gmail.com
Ufficio Stampa OMCeO Torino 3356410331
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