Gentile Collega,
FERMO RESTANDO L’OBBLIGO DI ATTENERSI ESCLUSIVAMENTE A PRESTAZIONI URGENTI NON DIFFERIBILI E GRAVI
riportiamo qui di seguito le INDICAZIONI PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DI COVID-19 NELLE STRUTTURE MEDICO VETERINARIE:
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Ridurre la presenza delle persone: medici veterinari, tecnici, personale di segreteria a quelli strettamente necessari.
Limitare le prestazioni erogate a quelle improcrastinabili e urgenti.
Richiedere che i clienti contattino i medici veterinari per valutare la situazione clinica e le caratteristiche dell’urgenza.
Porre sui pavimenti delle strisce colorate per delimitare l’area di sosta dei proprietari in reception, in sala d’attesa e in sala visita
PRESTAZIONI
PULIZIA E SANIFICAZIONE AMBIENTI
Occorre garantire
Lavori scientifici hanno valutato la persistenza dei Coronavirus sulle superfici come metallo, plastica e vetro – vedi articolo Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents.
Questi virus sono facilmente INATTIVATI IN 1 MINUTO dalla disinfezione delle suddette superfici con i seguenti agenti: alcol denaturato (etilico) al 61-72% oppure acqua ossigenata allo 0,5% oppure ipoclorito di sodio allo 0,1%
CONSIDERAZIONI SULLE PRESTAZIONI DA REMOTO
La telemedicina è una possibile modalità di gestione del paziente che utilizza le possibilità, sempre maggiori, delle tecnologie digitali.
Premesso che lo sviluppo di applicazioni e di programmi è in continua quanto veloce evoluzione e che al momento non esiste una definizione condivisa di telemedicina né di conseguenza una normativa, Fnovi ritiene opportuno fornire indicazioni sulle attività da remoto da parte di medici veterinari.
È innegabile che la diagnosi di uno stato patologico somatico e psichico di un paziente richieda la presenza fisica dei tre soggetti coinvolti: l’animale, il proprietario e il medico veterinario per motivazioni che attengono alla responsabilità professionale, il trattamento dei dati e la tutela della salute del paziente e del proprietario.
Tuttavia in alcune circostanze, e l’emergenza COVID – 19 rappresenta una situazione comprensibile a tutti, possono richiedere e favorire l’utilizzo delle tecnologie digitali, anche quelle di uso comune come videochiamate o chat, per fare solo un esempio.
Da remoto, ovvero in assenza di una visita clinica, è possibile
Al momento le tecnologie disponibili alla maggior parte dei proprietari sono limitate a smart phone o altri dispositivi con audio e telecamere che ovviamente consentono esclusivamente uno strumento per dare consigli o suggerimenti e non possono sostituire una visita.
Nella situazione attuale, per la necessità di contenere la diffusione di COVID-19 e in ogni altra circostanza che possa limitare la mobilità del proprietario del paziente animale, le tecnologie disponibili possono essere utilizzate dal medico veterinario per indirizzare alla più razionale terapia necessaria, ma non sostituire la visita, che dovrà essere effettuata nello scrupoloso rispetto delle misure di tutela della salute e sicurezza di tutti i soggetti coinvolti.
PRECISAZIONI FNOVI SU PRESTAZIONI URGENTI
La definizione di urgenza e di emergenza si basa sull’esito riferito alle «modificazioni delle condizioni di salute prodotte nei destinatari dagli interventi sanitari».
Se è la sopravvivenza del paziente e sono compromessi i parametri vitali e se quindi sono necessari interventi immediati per garantirla, si parla di emergenza; quando invece è necessario un intervento pronto ma non immediato (quindi dilazionabile nel tempo) si tratta di urgenza.
La distinzione risiede nei tempi di intervento necessari (ore, per quanto riguarda l’urgenza, minuti, per quanto riguarda l’emergenza) e presuppone una valutazione da parte di un medico veterinario. Ovviamente nel dubbio il proprietario del paziente animale deve “chiamare soccorso” ovvero rivolgersi al medico veterinario per un triage che può essere anche telefonico.
Nelle attuali condizioni di emergenza pandemica e nel rispetto delle disposizioni del Governo per il contenimento della diffusione di COVID -19 sia ai proprietari che ai medici veterinari è richiesta una accurata selezione delle “prestazioni urgenti” che quindi motivano lo spostamento verso le strutture medico veterinarie o le visite a domicilio.
Non solo in caso di pandemia i medici veterinari, classificano in base a scienza, coscienza e professionalità le prestazioni che erogano, nel rispetto delle buone prassi e delle norme in vigore. La responsabilità professionale e l’onestà intellettuale sono fondamentali sempre ma diventano se possibile ancora più stringenti nelle circostanze attuali.
Per ragioni che riteniamo superfluo ricordare ai colleghi, schematizzare o comprendere tutte le eventualità è una soluzione non percorribile e confidiamo che la professione si mostri in tutta la sua capacità di gestire in modo corretto, basato sulle evidenze scientifiche ripudiando ogni compromesso che sarebbe colposo in questi giorni.
Riassumendo: tutte le prestazioni che sono ritenute dal medico veterinario necessarie a salvare la vita al paziente possono essere agevolmente ritenute motivo di spostamento.
Prestazioni, ad esempio i richiami delle vaccinazioni in animali adulti sono procrastinabili, come pure negli animali DPA fecondazioni artificiali, diagnosi di gravidanza, sincronizzazioni calori, impianti embrionali, pareggi podali.
Viceversa un richiamo vaccinale nel cucciolo, che se non effettuato potrebbe invalidare il protocollo vaccinale mettendo in reale pericolo la vita del paziente animale potrà essere effettuato nel rispetto delle indicazioni già fornite dal Governo e dalla Fnovi.
Visite di controllo o prosegui di terapia non richiedono lo spostamento e il sistema REV consente di dare piena attuazione delle limitazioni degli spostamenti della popolazione.
La necessità di erogare una determinata prestazione, in coerenza con le buone prassi medico veterinarie e nel rigoroso quanto raziocinante rispetto del codice deontologico, resta in capo al medico veterinario.
Non dimentichiamo che questa complessa circostanza richiede a tutta la professione di mostrare che meritiamo la fiducia della società perché siamo formati, competenti e in grado di assumerci tutte le responsabilità necessarie e non procrastinabili a superare la pandemia.
Cordiali saluti
Raffaella Barbero
Segretario Ordine Veterinari Torino
IMPORTANTE: La presente e-mail sarà inviata anche al tuo indirizzo PEC, qualora tu lo abbia già attivato. Se non hai ancora attivato la casella PEC che l’Ordine ha messo a disposizione a tuo nome, sei pregato di prendere contatti con l’ufficio dell’Ordine al fine di provvedere a tale obbligo normativo.