Caro collega,
Ti scrivo per chiedere collaborazione per diffondere tra tutti i colleghi iscritti agli Ordini piemontesi un’informazione/invito ad un evento che stiamo organizzando presso il campus Agraria-Veterinaria, a Grugliasco in data 11 ottobre 2016, dalle ore 14.30 alle 18.30, aula magna A (http://www.veterinaria.unito.it/do/home.pl)
Si tratta di un’iniziativa promossa dall’amico e collega veterinario, Beppe (Bepi) Di Giulio, che era stato premiato nell’ambito dell’iniziativa FNOVI “il peso delle cose, ediz.2015” http://www.fnovi.it/content-id-3441; http://www.trentagiorni.it/files/1417626869-09-12.pdf.
Come ricorderai, Beppe vive in Tanzania e lavora da anni –insieme alla moglie, veterinaria belga- nell’ambito della cooperazione internazionale/assistenza tecnica per lo sviluppo in Africa, ed in altre parti del Mondo. In breve, Bepi sta organizzando nel prossimo mese di ottobre un viaggio a tappe in Italia, accompagnato da alcuni capi/rappresentanti delle più importanti comunità Masaai della Tanzania.
Il CISAO (http://www.cisao.unito.it), in collaborazione con i Dipart. di Scienze Veterinarie e di Scienze Agrarie sta dando supporto all’iniziativa organizzando un seminario/tavola rotonda, intotolato “Maasai e pastoralismo nel terzo millennio: esiste un futuro?”, con lo scopo di sensibilizzare ed informare studenti di medicina veterinaria ed agraria, docenti e ricercatori, veterinari pubblici e liberi professionisti, agro-zootecnici, etc. su un tema complesso ed articolato che è quello del pastoralismo, dei problemi sanitari del bestiame in quella parte del mondo, dei conflitti allevamento-agricoltura-fauna selvatica, e più in generale sulla cooperazione allo sviluppo.
Credo che i temi sopracitati rappresentino un importante spunto di riflessione e di approfondimento, sia da un punto di vista tecnico-scientifico sia da quello socio-culturale, per tutta la classe veterinaria.
Spero di incontrarTi presto -insieme a molti altri colleghi veterinari- al seminario/tavola rotonda dove sarà possibile conoscere direttamente dalle voci dei colleghi e degli stessi allevatori Maasai le più importanti problematiche sanitarie e dell’allevamento, le difficoltà della vita di tutti i giorni di questa popolazione di pastori-allevatori che potrebbero essere destinati –in un futuro davvero prossimo- a perdere per sempre la loro identità sociale e culturale.
Daniele De Meneghi
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